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SolidCAM: solido passato, solido futuro

Abbiamo chiesto all'amministratore delegato e fondatore di SolidCAM, Emil Somekh, di parlarci dell'industria delCAM in generale e di evidenziare il punto di vista dell’azienda... leggi l'intervista.

SolidCAM: solido passato, solido futuro

SolidCAM per il manufacturing

L’industria del CAM continua a consolidarsi con l’assorbimento delle società più piccole da parte di quelle più grandi. Tuttavia qualche forte protagonista rimane indipendente, come è il caso di SolidCAM.

Ogni mese abbiamo occasione di parlare con molti fornitori di CAD/CAM/CAE, perciò possiamo dire di essere sempre aggiornati sulle novità nel settore, sulle caratteristiche più importanti e sulle nuove funzionalità che periodicamente si aggiungono ai sistemi.
Abbiamo anche notato che nel settore è in atto un consolidamento di posizioni che, iniziato qualche anno fa, prosegue senza sosta con acquisizioni e fusioni. Nel segmento CAM, in particolare, il cerchio continua a restringersi, tanto che sono pochissime ormai le software house capaci di sfidare il mercato da una posizione di assoluta indipendenza. Una di queste è SolidCAM, che ha ripetutamente affermato di voler rimanere tale. Vediamo come l’azienda israeliana intende perseguire il suo atteggiamento e fronteggiare il mercato.
Abbiamo chiesto all’amministratore delegato e fondatore di SolidCAM, Emil Somekh, di parlarci dell’industria del CAM in generale e di evidenziare il punto di vista dell’azienda: “La storia ebbe inizio nel 1984 con l’idea ben chiara in mente di portare la tecnologia tridimensionale del CAD e del CAM in ambito PC. Per un po’ l’attività si è sviluppata come una software house di piccole dimensioni, ma ben presto SolidCAM ha cominciato a espandersi con nuove filiali in tutto il mondo. Abbiamo sempre posto al centro delle nostre attenzioni il cliente; i nostri centri specializzati e le filiali sono gestite da personale altamente competente nelle lavorazioni meccaniche”.
Nel video seguente in un modello 3D in acciaio C45 (automobile) viene eseguita una sgrossatura con la tecnologia iMachining 3D di SolidCAM, capace di abbattere del 70% il tempo di lavorazione. Il modello viene poi finito mediante la funzione a 5 assi continui di SolidCAM. Tutta l’operatività avviene in condizioni di totale integrazione in SolidWorks

Focalizzazione sul CAM

Con più di 20mila installazioni nel mondo, fin dall’inizio l’azienda si è concentrata solo sul CAM, ma contemporaneamente ha sempre perseguito un fortissima integrazione con alcuni tra i più diffusi sistemi CAD (SolidWorks e Inventor). SolidCAM mantiene relazioni molto strette anche con la maggior parte dei costruttori di macchine utensili. Questa caratteristica assume una grande importanza al giorno d’oggi, vista la proliferazione di complesse e costose macchine combinate di tornitura e fresatura nelle quali, nella maggior parte dei casi, tutte le lavorazioni possono essere portate a termine con un solo staffaggio. Questa strategia di lavoro permette di ridurre il tempo ciclo e migliorare la qualità spesso in maniera sostanziale, tale da non ammettere alternative se si vuole mantenere una tolleranza meno che centesimale su tutte le dimensioni di un componente meccanico.
Autodesk, dopo la recente acquisizione di HSM Works, è per SolidCAM contemporaneamente partner e concorrente, ma Somekh è sicuro: “Ci vorranno almeno dieci anni per raggiungere SolidCAM in termini di funzionalità e prestazioni. La tecnologia iMachining 2D e 3D sviluppata negli anni da SolidCAM è composta da due moduli. Un generatore di percorsi di lavorazione particolarmente “intelligente” è in grado di calcolare percorsi efficienti, mantenendo l’utensile in posizione tangenziale alla superficie, particolarità che assicura un carico meccanico costante. Inoltre, la funzione “Technology Wizard” permette di impostare le condizioni di asportazione per una data operazione di macchina”.
Questa procedura di impostazione è molto interessante perché è in grado di calcolare in modo ottimale velocità e avanzamento prendendo in considerazione alcuni parametri come percorso utensile, grezzo, tipo di utensile, così come le specifiche capacità e i limiti operativi della macchina che dovrà eseguire la lavorazione. In altri termini, questa procedura automatica rimuove virtualmente tutte le incertezze che normalmente gli operatori in officina hanno, per esempio il settaggio della velocità del mandrino, l’avanzamento del tagliente,  la regolazione del passo laterale, la profondità di passata.
Utilizzando tutti gli strumenti di automazione contenuti in iMachining, la principale preoccupazione dell’utente, praticamente l’unica, è stabilire quanto “aggressiva” deve essere la macchina dal punto di vista dell’avanzamento e della velocità: “iMachining ha un benefico effetto anche sulla vita operativa dell’utensile, che può essere aumentata da 5 a 10 volte! Riduce inoltre drasticamente il tempo ciclo nella lavorazione, con un risparmio che dipende dalle situazioni, ma può arrivare al 70%, come molte testimonianze degli utenti sul campo ci dimostrano continuamente. Inoltre la nostra tecnologia si rivela ancora più efficace quando si ha a che fare con materiali particolarmente tenaci (acciai legati, titanio, ecc.). iMachining risolve anche tre importanti problemi relativi agli utensili: il sovraccarico su percorsi utensili convenzionali (con il controllo sul passo laterale), i movimenti in aria (con una accurata lavorazione del grezzo) e i percorsi non tangenziali (con una lavorazione più morbida attuata tramite percorsi appositamente calcolati) “.
 

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 Consolidamento

Contrariamente alla maggior parte dei sistemi concorrenti, iMachining di SolidCAM attua una asportazione di truciolo in relativa profondità, con più punti di contatto; in tal modo le vibrazioni dell’utensile vengono ridotte al minimo, prolungando la vita in esercizio dell’utensile stesso. La tecnologia iMachining può garantire questa elevata efficienza soprattutto grazie all’applicazione di angoli di taglio variabili: i percorsi sono calcolati per mantenere sempre l’angolo di taglio entro valori (minimo e massimo) secondo le specifiche fornite nella procedura di impostazione (Wizard). Anche il parametro dell’avanzamento è variabile, in modo che la forza di asportazione applicata all’utensile venga mantenuta costante; ciò viene attuato aggiustando automaticamente l’avanzamento a seconda della profondità di taglio.
Che dire del consolidamento in atto dell’industria mondiale del CAM? Somekh ha rivelato di aver ricevuto negli ultimi anni molte proposte di acquisto della società: “Abbiamo sempre risposto di non essere interessati. Ii “pretendenti” hanno quindi inseguito i concorrenti finché non ne hanno acquisito uno o più. Una tendenza che continua, come abbiamo notato. Grandi aziende come Autodesk e 3D Systems comprano software house esperte di CAM per poter offrire nel loro catalogo una più ampia gamma di prodotti in modo da coprire ogni fase del ciclo di sviluppo. Spesso però non hanno la cultura del CAM, non hanno la capacità di comprenderne appieno l’importanza, e quindi il rischio di non essere in grado di supportarlo adeguatamente è forte. La principale ragione per cui non riteniamo SolidCAM candidabile a una facile acquisizione è perché siamo sicuri che la nostra tecnologia iMachining è così unica e esclusiva che i nostri concorrenti sono sempre costretti a inseguire. Abbiamo fiducia nelle funzionalità del nostro CAM!”

Un futuro promettente

SolidCAM è certa di poter servire meglio gli interessi dei propri clienti rimanendo in controllo totale di quello che fa. Per Somekh l’innovazione e la crescita dipendono da una totale indipendenza della società: “Per quello che riguarda il futuro, siamo ben felici dello sviluppo continuo di macchine utensili sempre più prestanti e innovative. Le vediamo capaci di riconoscere procedure e non solo il semplice codice ISO di base. Vediamo nel futuro sviluppi per il CAM basato sulla “nuvola”, con la possibilità di attivare e condividere programmi da ogni parte del mondo. Abbiamo intenzione di migliorare ancora di più l’integrazione delle nostre funzionalità CAM con i sistemi di progettazione meccanica, nonché di stringere relazioni dirette ancora più forti con i costruttori di macchine utensili e di utensili, per garantire ai nostri utenti di rimanere sempre aggiornati non appena si presenti sul mercato qualche novità tecnologica. La lavorazione attuata dal classico ufficio tecnico o di programmazione (desktop computing) comunque rimane decisiva nella nostra strategia di sviluppo. L’indipendenza di SolidCAM dai grandi gruppi internazionali è una ottima prospettiva per un promettente futuro. Non ci aspettiamo che avvengano per ora modifiche a questo assetto, e reputiamo ciò un bene per tutti”.
Fonte: da un articolo di MCADCafe

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