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La legge dello sviluppo sostenibile

Un programma d’azione per la sfida globale

17 obiettivi per raggiungere un grande traguardo

Il tema della sostenibilità è ormai molto diffuso in questo periodo storico ed è supportato dall’economia circolare. Nel 2015 viene pianificata dall’ONU, l’Agenda 2030, un programma al quale hanno aderito 193 paesi in tutto il mondo e che individua 17 Sustainable Development Goals (SDGs), ovvero gli obiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030, che sono a loro volta suddivisi in 169 sotto-obiettivi. 

 

agenda-2030-obiettivi-sviluppo-sostenibile

I successi che dovrà raggiungere lo sviluppo sostenibile sono di tipo economico, sociale ed ambientale. Tra i 17 obiettivi individuati, quello che si concentra di più sulla circolarità è il n°12: “Consumo e produzione responsabili”.

Obiettivo n°12: i traguardi entro il 2030

12.1 Attuare il Quadro Decennale di programmi per il Consumo e la Produzione Sostenibili, rendendo partecipi tutti i paesi, con i paesi sviluppati alla guida, ma tendendo presenti anche lo sviluppo e le capacità dei paesi in via di sviluppo.


12.2 Entro il 2030, raggiungere la gestione sostenibile e l’utilizzo efficiente delle risorse naturali.


12.3 Entro il 2030, dimezzare lo spreco alimentare globale pro-capite a livello di vendita al dettaglio e dei consumatori e ridurre le perdite di cibo durante le catene di produzione e di fornitura, comprese le perdite del post-raccolto.


12.4 Entro il 2030, raggiungere la gestione eco-compatibile di sostanze chimiche e di tutti i rifiuti durante il loro intero ciclo di vita, in conformità ai quadri internazionali concordati, e ridurre sensibilmente il loro rilascio in aria, acqua e suolo per minimizzare il loro impatto negativo sulla salute umana e sull’ambiente.


12.5 Entro il 2030, ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclo ed il riutilizzo.


12.6 Incoraggiare le imprese, in particolare le grandi aziende multinazionali, ad adottare pratiche sostenibili e ad integrare le informazioni sulla sostenibilità nei loro resoconti annuali.


12.7 Promuovere pratiche sostenibili in materia di appalti pubblici, in conformità alle politiche e priorità nazionali.


12.8 Entro il 2030, accertarsi che tutte le persone, in ogni parte del mondo, abbiano le informazioni rilevanti e la giusta consapevolezza dello sviluppo sostenibile e di uno stile di vita in armonia con la natura.

12.a Supportare i Paesi in via di sviluppo nel potenziamento delle loro capacità scientifiche e tecnologiche, per raggiungere modelli di consumo e produzione più sostenibili.

12.b Sviluppare e implementare strumenti per monitorare gli impatti dello sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile, che crea posti di lavoro e promuove la cultura e i prodotti locali.

12.c Razionalizzare i sussidi inefficienti per i combustibili fossili che incoraggiano lo spreco eliminando le distorsioni del mercato in conformità alle circostanze nazionali, anche ristrutturando i sistemi di tassazione ed eliminando progressivamente quei sussidi dannosi, ove esistenti, in modo da riflettere il loro impatto ambientale, tenendo bene in considerazione i bisogni specifici e le condizioni dei paesi in via di sviluppo e riducendo al minimo i possibili effetti negativi sul loro sviluppo, in modo da proteggere i poveri e le comunità più colpite.

Le nuove regole europee: Green New Deal UE

A partire dal 1° marzo 2021 si registra l’entrata in vigore delle nuove regole sull’etichettatura energetica, che puntano ad aiutare i consumatori dell’UE a ridurre le bollette energetiche e l’impronta di carbonio, oltre ad una serie di norme sulla progettazione ecocompatibile, in particolare per quanto riguarda la riparabilità e l’obbligo per i fabbricanti di tenere a disposizione i pezzi di ricambio per un certo numero di anni anche dopo che i prodotti non sono più immessi sul mercato. 

La nuova etichetta energetica UE aiuta i consumatori ad acquistare prodotti con maggiore chiarezza e trasparenza, mentre i fabbricanti hanno il dovere di adeguarsi alle norme sulla progettazione ecocompatibile. Sarà applicabile in tutti i negozi e in tutti i punti vendita online una nuova versione della famosa etichetta energetica UE che, in un primo momento, si applicherà a quattro categorie di prodotti: frigoriferi e congelatori, lavastoviglie, lavatrici, televisori (e altri monitor esterni).

sostenibilità eco progettazione


Il diritto alla riparazione

I produttori hanno il dovere di rispettare precisi criteri per progettare e realizzare gli elettrodomestici e rendere disponibili i pezzi di ricambio e fornire le istruzioni necessarie per la riparazione. Dunque, oltre alla nuova etichetta energetica, da Marzo 2021 i consumatori europei potranno contare anche sul diritto di riparazione. Questa iniziativa è nata con lo scopo di evitare l’eccessiva sostituzione dei prodotti puntando verso elettrodomestici più facilmente riparabili.


Il diritto alla riparazione approvato dal Regolamento 2021/341 dell’Unione europea obbliga i produttori di apparecchi elettronici a rispettare determinati criteri di progettazione e realizzazione rendendo i propri prodotti facili da riparare anche per il consumatore e rendendo disponibili i pezzi di ricambio e le istruzioni. Queste decisioni avranno un grande impatto sull’ambiente, si ridurranno notevolmente i rifiuti elettronici, un grande problema che va avanti da molto tempo. Questa iniziativa è un piccolo passo in avanti nel mondo della produzione ma la strada per raggiungere un approccio realmente ecosostenibile è ancora lunga.


Economia circolare

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Quando l'economia può veramente essere considerata "circolare"?

L’economia circolare è un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile.

L’economia circolare nasce per risolvere tre grandi problemi:

  • l’impatto sull’ambiente: ovvero l’alterazione che l’ambiente subisce a causa delle attività umane;
  • l’impatto sociale: l’insieme delle conseguenze sulle persone e sulle comunità;
  • risorse naturali limitate: risorse con un basso rapporto tra disponibilità e fabbisogno, il cui consumo comporta una continua riduzione della quantità disponibile della risorsa stessa.

L’economia circolare ha tre obiettivi importanti:

  • reintegrare le risorse organiche e naturali nell’ecosistema e rivalorizzare i materiali tecnici senza compromettere l’ambiente;
  • rivalorizzare i materiali tecnici senza entrare nella biosfera;
  • ridurre il consumo di materie prime.

Per raggiungerli deve agire con determinate azioni:

  • riduzione dei consumi e l’utilizzo dei materiali;
  • riutilizzo dei prodotti;
  • riciclo dei materiali e reintrodurli nel ciclo produttivo.

L’economia circolare è un modello di produzione e consumo che implica condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile.


L’economia circolare nasce per risolvere tre grandi problemi:

  • l’impatto sull’ambiente: ovvero l’alterazione che l’ambiente subisce a causa delle attività umane;
  • l’impatto sociale: l’insieme delle conseguenze sulle persone e sulle comunità;
  • risorse naturali limitate: risorse con un basso rapporto tra disponibilità e fabbisogno, il cui consumo comporta una continua riduzione della quantità disponibile della risorsa stessa.

L’economia circolare ha tre obiettivi importanti:

  • reintegrare le risorse organiche e naturali nell’ecosistema e rivalorizzare i materiali tecnici senza compromettere l’ambiente;
  • rivalorizzare i materiali tecnici senza entrare nella biosfera;
  • ridurre il consumo di materie prime.

Per raggiungerli deve agire con determinate azioni:

  • riduzione dei consumi e l’utilizzo dei materiali;
  • riutilizzo dei prodotti;
  • riciclo dei materiali e reintrodurli nel ciclo produttivo.

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L'impegno di SolidWorld GROUP

SolidWorld GROUP si impegna ad integrarsi in questo progetto mondiale di economia circolare per lo sviluppo sostenibile e sta lavorando per la progettazione ecocompatibile, la sostenibilità energetica e il diritto ad una facile manutenzione. Attraverso la progettazione CAD si possono realizzare prodotti con meno parti ed utilizzando meno materiale, ma senza perdere qualità nel design del prodotto. La simulazione permette invece, di progettare prodotti in modo più consapevole. Testandoli virtualmente si possono evitare errori ingegneristici in modo da produrre il prodotto una sola volta.

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